Bure

this site moved to:     |   home
back to                                                     
Bure
VITA DA PASHA

Intervista al fenomeno russo Pavel Bure in vacanza nella sua Mosca

Nostro servizio particolare

Nella sua carriera Nhl Pavel Bure non aveva mai trascorso così tanto tempo a Mosca come quest'anno, addirittura quattro mesi. E la stampa russa non era mai stata tanto silenziosa riguaro a una vacanza del giocatore come è accaduto quest'anno.
L'arrivo di Pavel Bure a Mosca aveva fatto notizia: era venuto per un evento benefico in un McDonald's. Al tempo si sapeva già che non sarebbe andato a giocare ai mondiali e i giornalisti che avevano preparato molte domande proprio sui mondiali, non avevano molte cose da chiedergli. Erano di più a fotografi a fare festa. Bure aveva appena rimpiazzato al bancone, pronto a vendere hamburger, il cantante Filipp Kirkorov (una celebrità qui ndt), che si potevano già ascoltare le classiche frasi: "Pasha, metti la testa fuori!", " Pasha, togliti gli occhiali!"...o due vecchie signore commentare: "Perchè è così pallido?" "Eh lui lavora duramente, molto duramente...spingendo il puck per tutto l'anno..."
Dopo l'evento, Bure è stato felice di scomparire e noi lo abbiamo incontrato molto dopo. In un tranquillo ristorante di uno dei più costosi hotels di Mosca, dove nessuno ci ha disturbato durante l'intervista.
Sei già stanco di Mosca?
Non mi stanco mai di Mosca. Sono cresciuto qui, dopotutto. Ogni volta che vengo il mio sentimento è sempre il solito: sono a casa, finalmente!
Appena un anno fa la stampa ti seguiva ovunque tu andassi nella nostra capitale. Quest'anno è totalmente differente. Hai cambiato modo di vivere?
Succede solo perchè in pssato io avevo trascorso a Mosca molto meno tempo di adesso. Ripartivo dopo 2-23 settimane. Desideravo vedere posti nuovi e restare la. Ora, invece, sono arrivato per stare quattro mesi. A ogni modo, recentemente hanno scritto che la mia casa in Florida era stata svaligiata mentre io stavo giocando da qualche parte in America. Dove stavo giocando io? In America?
Certi pettegolezzi ti mettono un po' di cattivo umore?
Per molto tempo non ho prestato alcuna attenzione a questo genere di cose.
Com'è una tua normale giornata di vacanza?
Non faccio alcun piano. In America, durante la stagione, la mia intera vita è pianificata. Quando devo alzarmi, cosa mangerò, quando mangerò, quando devo allenarmi...Alla fine arrivo a essere molto stanco di tutto ciò, E quindi puoi capire che non avere alcun programma già basta a farmi felice.
Ma l'evento da McDonald's era pianificato. Che bisogno hai di partecipare a queste cose? Per migliorare la tua immagine in Russia, per diventare più famoso o per ragioni commerciali?
Nulla di tutto questo. In poche parole, poco prima dell'evenmto ho incontrato il presidente della McDonald's Corporation in Russia. Mi ha detto che il marchio era molto impegnato nella beneficienza. per esempio aveva pagato per costruire un centro di riabilitazione per i bambini disabili. E mi hanno chiesto di aiutarli a tirare su un po' di soldi per quei bambini. Io ho detto di sì.
Non ti senti come una simmia nella vetrina di un negozio?
Posso comprendere le persone. E' bello per loro vedere Bure vendere hamburgers. A dire il vero era interessante anche per me. Soprattutto quando ho realizzato che molti clienti non avevano idea dell'evento benefico. Alcuni di loro si sono affollati semplicemente quando mi hanno visto. Fino a ora tra gli eventi pianificati prima ai quali avevo preso parte, per me di importante ce n'era uno solo: quando ho portato magie da hockey alla scuola di hockey della Cska e soldi ai veterani dell'hockey.
Qualcuno ti induce a fare una cosa o lun'altra o decidi tutto da solo?
Decido io.
Da molti aritcoli pubblicati prima dei Mondiali sembrava che molti giocatori di Nhl che potevano andare in Germania non fossero molto ansiosi di farlo. Pensi che fosse a causa dei Mondiali di San Pietroburgo?
E' una domanda difficle. Io penso ancora a quel campionato e provo a capire perchè abbiamo giocato così male. Perchè succede che alle volte tutto gira storto? Una volta segnai otto gol in tre partite e i giornalisti americani mi chiedevano. "Come hai fatto? Che cosa è cambiato nel tuo modo di giocare?" ma io non avevo cambiato nulla! Da dovunque tirassi il disco entrava. Ogni tiro era un gol. E all'improvviso il disco ha smesso di entrare in rete. Una gara, la gara seguente, la prossima...E all'improvviso diventi insicuro. Smetti di credere che riuscirai a segnare. E quello che è peggio, più provi a segnare peggiore è il risultato. Ogni giocatore a san Pietroburgo era in questa situazione. Inoltre sisono dette molte bugie. Ho letto un articolo che diceva che noi stavamo bevendo troppo e che prima della partite ce la spassavamo al ristorante. E ti assicuro che specialmente il giorno delle partite nessuno di noi lasciava il centro di allenamento. Ho portato quel giornale a Yukushev (il coach russo a San Pietroburgo ndt) e gli ho chiesto: "Che dovremmo fare riguardo a questo?", quindi alla fine abbiamo letto cose come: "Chi ha invitato questi giocatori della
Nhl, dopotutto?" Ma i giocatori erano stati invitati eccome! Ce l'hanno chiesto tante vole di venire. E così i giocatori sono venuti, durante le loro vacanze. Perchè sono arrivati secondo voi? Per giocare intenzionalmente male? Queste sono cazzate!
Ho ancora in mente l'esempio del Canada. Finirono quarti a Nagano, che era una tragedia per il loro paese. Letteralmente una tragedia. Grave per l'intera nazione. Ma loro dissero immediatamente: "Sì abbiamo fallito le Olimpiadi. Ma ora dobbiamo dimenticare e prepararci per le prossime Olimpiadi"
Le cose negative che hai menzionato ti scoraggiano dal giocare per la Russia?
Certo. Vedo che le cattiverie sui giocatori di Nhl avvantaggiano qualcuno. ma io non gioco per loro. Io gioco per chi davvero ama l'hockey.
Cosa provi quando giochi alla grande, ma non hai alcuna possibilità di cambiare le sorti della partita?
In ogni situazione provo a fare quello che so fare. Il resto dipende poco da me. Così non c'è motivo di essere preoccupati.
Ma deve essere obiettivamente dura avere tanta sfortuna ogni volta. Una volta non è buona la squadra, un'altra volta il coach...
Primo, non ho mai detot nulla di simile. Inoltre non penso di essere così sfortunato. In ogni situazione puoi trovare sia cose positive che negative. La vita non è facile.
Non hai mai discusso le decisioni dei tuoi coaches. Significa che no tene importa granchè di tutte quelle istruzioni? O dopotutto le analizzi e le compari?
Sai come la penso, in cosa un grande coach differisce da un'altro? Lui può usare le migliori qualità di ogni giocatore al masismo. Io sono stato allenato da molti coaches. Ho visto situazioni in cui un giocatore cheè brtavo solo a lottare viene forzato a segnare. E quindi criticato perchè non segna......
Se un coach non crede in un giocatore lui lo sente?
Io l'ho sempre sentito quando un cach credeva in me o no. Quandoci credeva io credevo nelle mie qualità molto meglio.
Hai incontrato spesso persone così nella tua carriera?
Indubbiamente. Viktor Tikhonov nel Cska credeva pienamente in me. A Vancouver c'erano Pat Quinn e Mike Keenan. Duane Sutter, che è venuto ai Panthers quest'anno (giocavo contro di lui quando era ancora un giocatore) credo altrettanto pienamente in me. Ricordo specialmente Pat Quinn. Dopo, quando Quinn divenne il General Manager, i sentivo ancora che lui credeva in me assolutamente e a qualsiasi cosa facessi sul ghiaccio sebbene la relazione fra di noi fosse complicata. Tutta la squadra giocava alla grande con lui. Ricordo che nel 1994 tutti si aspettavano che saremmo stati eliminati al primo round dei playoffs. e invece raggiungemmo la finale. Tutti i giocatori erano eccitati, Non avevo mai visto una squadra giocare così forte.
E come ricordi il lavoro con Yurzinov a Nagano?
Abbiamo passato troppo poco tempo insieme. Ma ricordo ancora la sorprendente unità della squadra. dal primo giorno. Una cosa che non avevo mai visto prima, perfino quando i ragaziz stavano partendo, oguno si avvicinava agli altri e li ringraziava per il loro gioco.
Molta gente pensa che la nuova generazione dei coaches russi non può essere comparata alle precedenti. Che ne pensi?
Non ho lavorato con quasi tutti i nuovi. Così non sono in grado di giudicarli. Dopotutto loro non possono essere comparati duramente. Se non altro perchè nel passato tutta l'Unione Sovietica lavorava per la squadra nazionale. Ora è molto più difficile creare un team. Si sa, se un cosach non ha a disposizione abbastanza buoni giocatori non fa grandi risultati per quanto grande possa essere.
Molti pensano che non ci sono più giocatori come Kharlamov, Ragulin, Firsov, Starshinov. E in Nhl non ci sono giocatori che potrebbero essere comparati a Bobby Orr nè a Bobby Hull
Non sono d'accordo. Considero Wayne Gretzky il miglior giocatore che abbia mai giocato a hockey. E non per le sue statistiche, ma per il suo gioco. Penso che neppure Bobby Orr o Bobby Hull possano paragonarsi a lui.
E tu sei mai stato affascinato dai grandi giocatori della generazione di Anatoly Tarasov?
Parlando onestamente, no. Lo sport è completamente differente ora. Prima si correvano i 100 metri in 15 secondi, oggi li corrono in 9. In generale penso che comparare epoche differenti sia sbagliato, senza senso. A volte lo penso perfino riguardo a me stesso. MI becco a guadare i giovani pensando: era tutto diverso quando ero giovane....
Meglio?
Alcune cose erano meglio, altre no. A quei tempi noi difficilemnte saremmo stati seduti a un ristorante come questo. Staremmo in fila aspettando il cibo.
Ma come giocatore di hockey sei cresciuto con gente che non è facile trovare...
In questo campo sono stato indubbiamente fortunato. makarov, Larionov, Krutov giocavano nella Cska quando arrivai lì...Penso ancora a loro come i migliori giocatori del nostro passato, non ragulin, non Firsov, non Yakushev. Perchè sono stato subito con loro e li ho guardati allenarsi e giocare. Anche se in Nhl io ho segnato 50 goal e Makharov 24, io lo considero ancora un giocatore migliore. La stessa opinione che ho sempre avuto su Gretzky. Tutte le volte che ci ho giocato contro, ho sempre amato guardarlo: come giocava, che cosa faceva sul ghiaccio. Sebbene qualche volta ho segnato il doppio dei suoi goal.
Cosa hai provato alla fine della sua carriera?
E' un evento che mi ha davvero toccato. Quando Wayne annunciò ufficialmente che si ritirava, i giornalisti gli chiesero se ci fosse qualcosa che avrebbe potuto rimandare l'abbandono delle scene. E lui rispose: Resterei Rangers per un altro anno se Pavel Bure fosse scambiato là".E' il più grande apprezzamento che io abbia mai sentito in tutta la mia carriera.
Significa che i rumors sul tuo scambio ai Rangers circolavano?
Sembra di sì. Sfortunatamente non dipese da me.
Pensi di giocare ancora a 40 anni?
Ho valutato realisticamente le mie possibilità. A parte me solo due giocatori nella storia della Nhl hannocontinuato a giocare dopo la seconda rottura dei legamenti. Io sono fortunato, ho già giocato due anni dalla seconda operazione.
Ti sei mai chiesto cosa accadrà dopo il tuo ritiro dall'hockey?
Una volta ho ascoltato un'intervista con uno che aveva scritto molte canzoni.Una di queste divenne un grande hit. Lui guadagnò circa 20 milioni di dollari. Quando gli domandassero che piani avesse rispose: "Ora comincerò a vivere!". Mi piaccuero molto quelle parole.
Non hai mai pensato di comprare una squadra, come Gretzky o Lemieux?
Ci ho pensato, ma solo in astratto, finora.
E di diventare coach, come Fetisov?
Sono convinto che non sarei capace di insefgnare a qualcuno le cose che solo io posso fare. Ricordo che una volta ero molto arrabbiato con un compagno che non riusciva a fare qualcosa che era molto semplice dal mio punto di vista. Un coach mi spiegò dopo che il giocatore non era stato capace di giocare come me. Non nme sarebbe mai stato capace. e che quindi non c'era motivo di irritarmi. E non c'è verso di provare a diventare coach. I guarderei la partita dal mio punto di vista. E non sarei capace di pensare in modo che i miei giocatori realizzassero le mie idee. Così se c'è qualcosa che io potrò insegnare sarà solo pattinare.
Davvero?
Certo, Non sai quanti giocatori non sanno pattinare correttamente. Io so pattinare e posso insegnarlo. Sono stato fortunato e ho avuto un grande coach, Alexandr Viktorovitisch Biryukov, che lavora al Cska. Quando avevo 14 anni qualcuno disse che io certamente avrei giocato in una squadra di campioni a 16, lui venne da me e mi disse: "Pattini molto veloce e molto bene. Ma se vuoi essere il miglior pattinatore al mondo andiamo a lavorare". per due anni ci siamo allenati esclusivamente nella tecnica dei passi. Biryukov provò non solo a correggere i passi, ma volle anche che io facessi tutte le mie mosse sul ghiaccio assolutamente automaticamente.
E' così importante per un giocatore?
Qualche volta significa molto se sei mezzo passo più veloce del tuo avversario.
Gli psicologi americani hanno scritto ripetutamente di bambini di talento provenienti dai ghetti neri che cominciano a giocare a basket e a 20 anni diventano miliardari. Molti di loro scoppiano a causa della improvvisa ricchezza. Cosa si prova a svegliarsi miliardari?
Io non venivo da un ghetto.
Non pensi che la vita in Unione Sovietica negli Anni 80 possa essere comparata alla vita nei ghetti degli americani neri?
E' diverso. A 19 anni io ero già campione del mondo ed ero stato nominato "Maestro dello Sport" del nostro Paese. Guadagnavo un grosso stipendio che solo poche persone nella ex Urss guadagnavano. Avevo una dacia, un appartamento accessoriato, un'auto. Compravo i miei vestiti esclusivamente all'estero...Ricordo che quando vinsi i mondiali ricevetti un bonus dfi 9000 dollari e sinceramenre credevo di avere già abbastanza denaro per il resto della mia vita. Lo dissi perfino ai ragazzi nello spogliatoio. Quando cominciai a giocare in Nhl e firmai u contratto da 400.000 dollari canadesi ero molto sorpeso dalla domanda su che cosa avrei ancora comprato con i soldi. "Niente", rispondevo, ho già tutto. Sebbene a quel tempo pensassi come un sovietico. Per esempio, ero molto eccitato quando ebbi il mio primo appartamento a Vancouver. Andai all'allenamento e nello spogliatoio gridai: "Ragazzi, ho il mio appartamento di proprietà!". Loro si girarono a guardarmi stringendo le spalle, come a dire: "E allora?".
Come Nhl star si è tenuti a una certa immagine, un'auto di marca famosa, un appartamento prestigioso...Quanto ti influenza tutto ciò? Riesci a comprare no le cose che ci si attende che tu compri, ma solo quelle che ti piacciono?
Ho sempre comprato queste. Faccio quello che ritengo giusto. E mi comporto come ritengo sia giusto. Per esempio, ho comprato il mio appartamento a Miami solo perchè mi piaceva il palazzo e il posto dove era situato. In generale ho sempre amato grandi edifici e appartamenti spaziosi.
Come hai scelto l'appartamento di Mosca?
Con lo stesso principio. Mi piaceva il distretto e il design dello stabile.
Hai mai fatto shopping esagerato e impulsivo?
Preferisco pensare le cose prima di farle.
Tendi a condividere i problemi con chi ti sta intorno?
Non mi piace questo. E non mi piace quando la gente comincia a compiangere le proprie sfortune. Tutti hanno problemi. Ma non c'è motivo che le persone che ti stanno intorno assorbano le tue emozioni negative.
Ti sei mai dispiaciuto per te stesso?
Quando ho rotto il mio ginocchio per la seconda volta. Ero disperato, vedevo i miei progettisgretolarsi, pensavo che no avrei più potuto lavorare, che il mio tempo era finito. Conosci il detto che dici che la somma che investi su qualcosa, la riavrai indietro? Non è così vero. Devi investire almeno due volte volte di più. Perchè prima o dopo dovrai pagare per ogni cosa.